Visibile a distanza e dal mare, Bertinoro si erge imperioso, accanto al più alto Monte Maggio. Su queste alture trovarono sicuro rifugio le popolazioni delle città sorte sull’asse storico della via Emilia dopo la caduta dell’Impero romano.
Circondata da fertili terre, Bertinoro è territorio d’elezione della vite; le numerose aziende agricole producono vini di grande qualità tra i quali la preziosa Albana, primo vino bianco ad avere ottenuto in Italia, nel 1987, la D.O.C.G.
LA LEGGENDA
Una famosa leggenda spiegherebbe il nome antico di Bertinoro; Galla Placidia, sorella dell’imperatore Onorio, avrebbe visitato questo borgo nel V secolo. Le fu servita dell’albana in un’umile coppa di terracotta ed ella esclamò: “non di così rozzo calice sei degna ma di BERTI IN ORO”.
E’ molto probabile che l’antico nome derivi, invece, dal toponimo ”Castrum Brittinorum”, ovvero il luogo fondato dai pellegrini provenienti dalla Bretagna che durante un pellegrinaggio portarono qui le sacre reliquie dei santi Maglorio, Pascasio e Sansone.
PIAZZA DELLA LIBERTA’ E COLONNA DELLE ANELLA
La piazza principale del paese ha assunto le attuali forme nel XX secolo ed è anche uno dei balconi più celebri del territorio; da qui è possibile osservare tutta la Romagna da Rimini fino a Ravenna.
Il Palazzo comunale, venne eretto nel XIV secolo dalla famiglia Ordelaffi di Forl’ì che governò anche Bertinoro.
Incastrato sotto le logge del Comune, il Duomo di Santa Caterina venne edificato sull’antico Oratorio omonimo e completamente ricostruito per ospitare la sede vescovile nel XVI secolo. Al suo interno è custodito un misterioso Crocifisso Ligneo oggetto di una leggenda locale.
Sula Piazza sorge anche la Colonna delle anella, il simbolo di Bertinoro.
Secondo la tradizione la colonna venne costruita nel XIV secolo per porre fine alle dispute insorte tra le famiglie locali che si contendevano gli ospiti e i viandanti che si fermavano a Bertinoro. Sarebbe stata la sorte a decretare presso quale famiglia si sarebbe stati ospitati: ad ogni anello corrispondeva, infatti, una famiglia locale.
La colonna, è pertanto, divenuta simbolo di ospitalità bertinorese.
Le strette stradine che avvolgono interamente il colle, conducono tutte alla sommità del colle dominata dall’imperiosa Rocca.
ROCCA
Benché non sia nota con certezza la data di edificazione è invece noto, attraverso i documenti, che essa fu temporanea residenza di Federico Barbarossa nel 1177 e possedimento malatestiano nel XV secolo.
Si tratta di un struttura militare medievale, circondata e difesa da un rivellino e da una possente cintura di mura scarpate interrotte da quattro torri solide torri angolari.
Residenza vescovile dal 1584, oggi ospita il Centro Residenziale universitario e il Museo Interreligioso: uno straordinario museo dedicato al dialogo delle religioni monoteiste (cristianesimo, islam, ebraismo), attraverso oggetti liturgici, opere d’arte moderne e contemporanee allestite negli spazi dell’antica rocca.
A pochi kilometri distanza del centro di Bertinoro e raggiungibile attraverso bellissime colline e una straordinaria strada panoramica, sorge la frazione di
POLENTA
Qui ebbe le proprie origini la dinastia che governò Ravenna e che diede ospitalità a Dante Alighieri.
A Polenta si ammira la Pieve di San Donato; nonostante i restauri del XX secolo, la pieve conserva ancora il fascino delle pievi romaniche del territorio. Secondo la tradizione Dante Alighieri, il “ghibellin fuggiasco” si sarebbe fermato qui a pregare.
Giosue Carducci dedicò un poema al luogo e alla tradizione dantesca: l’”Ode a Polenta”.
FRATTA TERME
Il territorio intorno a Bertinoro è ricco di acque termali, conosciute e sfruttate dall’età romana, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti in questa zona.
Presso le Terme della Fratta sgorgano acque salsoiodiche, magnesiche, ferruginose e sulfuree. Le sorgive, sette in tutto, fluiscono nel parco delle terme.