Cesena, fondata dagli Umbri e colonizzata dai Romani è oggi un’importante realtà economica romagnola. Circondata da fertili terre e generose colline è il cuore agricolo della Romagna con produzioni specializzate, soprattutto a vigneti e frutteti.
Città malatestiana dal 1378 al 1465 fu attraversata da eserciti e uomini illustri tra cui Federico Barbarossa, Cesare Borgia che ne aveva fatto una piccola capitale ducale, Leonardo da Vinci.
La passeggiata comincia dal suo cuore: Piazza del Popolo, ariosa ed elegante al centro della quale campeggia la bella Fontana Masini, opera manierista del XVI secolo progetta da Francesco Masini artista cesenate.
BIBLIOTECA MALATESTIANA
Il vero fiore all’occhiello di Cesena è la sua biblioteca; patrimonio Unesco dal 2005 è un luogo che desta meraviglia: inaugurata nel 1454 grazie alla munificenza dell’ultimo Signore, Domenico Malatesta detto Novello, è una biblioteca umanistico-conventuale che conserva al suo interno 343 manoscritti in latino, greco, ebraico. Un luogo assolutamente imperdibile della città.
ROCCA MALATESTIANA
La piazza è anche il collegamento con la parte alta della città: il colle del Garampo su cui insiste la Rocca che domina la città, ai suoi piedi. La Rocca, edificata in cento anni circa, iniziata dai Malatesta e conclusa ai tempi del ritorno di Cesena al dominio del governo Pontificio, è un luogo visitabile. Dagli spalti, una bella passeggiata consente di osservare tutta Cesena dall’alto. Parte dei camminamenti sotterranei sono oggi percorribili.
CATTEDRALE
A pochi passi dalla Biblioteca, è la Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista, trasformata nelle forme e negli arredi nel corso dei secoli, venne costruita nel XIV secolo dai Malatesta all’inizio del loro governo sulla città.
Al suo interno si possono ammirare alcune opere molto importanti: l’altare del Corpus Domini terminato nel 1505 si deve ai fratelli Bregno; si tratta di un’opera rinascimentale di superba bellezza. Di fronte, è la cappella della Madonna del Popolo, barocca, con volta affrescata da Corrado Giaquinto (XVIII secolo). Il portale in bronzo è firmato da Ilario Fioravanti, architetto e scultore cesenate (1922-2012)
ABBAZIA DI SANTA MARIA DEL MONTE
Raccolta sul secondo colle di Cesena, il colle Spaziano, fu un ameno luogo prescelto dal primo vescovo della città: San Mauro Vescovo, prima del Mille. Ancora oggi retta dai Benedettini, l’Abbazia benedettina si sviluppa intorno alla grandiosa chiesa e i due chiostri e decorata con affreschi di Giuseppe Milani alla fine del XVIII secolo; il catino absidale si deve invece a G.B. Razzani.
Vale la pena di ricordare che la chiesa è anche un Santuario dedicato alla Vergine; dietro il coro si conserva la più importante collezione di ex voto della Regione; si tratta di dipinti di piccolo formato i più antichi dei quali risalenti al XV secolo, talvolta di stile vernacolare, che rappresentano l’incidente dal quale i committenti delle opere si salvarono da morte certa grazie all’intercessione della Vergine.