Visita Guidata: Longiano

18/01/2023 | Borghi, Visite guidate

Longiano è un piccolo borgo medievale, nel cuore della Romagna, in provincia di Forlì Cesena. La cittadina è dominata dalla possente mole del castello malatestiano che domina la collina. Bandiera arancione del Touring club è anche un piccolo e prezioso scrigno di piccoli e curiosi musei.

La piazza dedicata ai Tre martiri della seconda guerra mondiale è anche un crocevia di strade per scendere a valle. La piazza è circondata da alcuni importanti edifici storici da cui poter cominciare la visita del borgo: il Santuario del Santissimo Crocifisso e il Teatro Petrella.

TEATRO PETRELLA

Inaugurato nel 1870 subì pesantemente i danni della seconda guerra mondiale. Dopo un accorto restauro venne aperto al pubblico nuovamente nel 1986. E’ uno dei teatri più piccoli di tutta la Romagna: duecento posti a sedere tra platea, loggione palchi, organizzati nella forma di un tipico teatro all’italiana ma adattato alle esigenze di un piccolo borgo di provincia; la platea mobile, infatti, consente di raddoppiare lo spazio calpestabile che lo ha reso, soprattutto in passato, una perfetta sala da ballo. Dotato di un’acustica perfetta è uno dei più apprezzati piccoli teatri di Romagna.

SANTUARIO DEL SANTISSIMO CROCIFISSO

La chiesa dei frati minori conventuali fu costruita nel XIII secolo ma ricostruita interamente nel XVIII secolo a causa di un cedimento del terreno. Si tratta di un importante santuario all’interno del quale è custodita l’immagine miracolosa del Santissimo Crocifisso. Il primo miracolo risale al 6 maggio 1493 quando una vitella donata ai frati, si inginocchiò in segno di riverenza e si alzò solo dopo la benedizione del padre superiore. Si tratta di un’importante e rara testimonianza di scuola del Giunta Pisano risalente al XIII secolo.

MUSEO DI ARTE SACRA

L’antica chiesa di San Giuseppe Nuovo fu consacrata nel 1700; oggi è uno scrigno di opere d’arte provenienti da numerose chiese di Longiano e dintorni. Gli eleganti stucchi sono la cornice di opere d’arte commissionate dalla locale confraternita degli Agonizzanti. Al centro della chiesa si può ammirare uno straordinario Compianto sul Cristo morto dell’architetto e scultore Ilario Fioravanti (1922 2012)

Lasciando la piazza si inizia a salire verso la sommità del colle. Lungo il percorso, si costeggiano le mura del piccolo paese, attraversando le porte che corrisposero, in passato, alla varie cinte urbiche concentriche.

MUSEO ITALIANO DELLA GHISA

Si tratta di un piccolo ma delizioso museo fortemente voluto da un’azienda conosciuta a livello internazionale che si occupa di arredo urbano: è la Neri S.p.a.; all’interno della piccola ma deliziosa chiesa della Madonna delle Lacrime, trovano spazio numerosi oggetti in ghisa provenienti da tutta Europa; si tratta soprattutto di lampioni, battenti per portoni e parti di fontane che, insieme, narrano lo straordinario periodo della rivoluzione industriale, qui accolti e restaurati per diventare pezzi da museo.

RIFUGIO BELLICO

Per proteggere la popolazione civile durante il passaggio del fronte, durante la seconda guerra mondiale, venne scavato, qui a Longiano un tunnel sotterraneo in cui trovarono rifugio numerose famiglie del posto. Il tunnel attraversa l’intera collina di Longiano. Oggi il rifugio è visitabile dalla mattina fino al tramonto per comprendere i tragici momenti che hanno caratterizzato la storia recente di questo luogo.

FONDAZIONE TITO BALESTRA

Il castello malatestiano di Longiano è interamente occupato da un’importantissima collezione italiana di arte contemporanea. La fondazione è intitolata a Tito Balestra (1923- 1976), poeta e scrittore longianese, raffinato cultore di arti visive.

Il primo nucleo originario del museo, istituito nel 1982, oggi si è notevolmente arricchito di nomi importanti tra cui Mario Mafai, Ottone Rosai, Renzo Vespignani, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Tono Zancanaro, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Oscar Kokoschka, Marc Chagall, Francisco Goya.

Il museo rappresenta un interessante spaccato del panorama delle arti figurative italiane, romane, in particolar modo degli anni ’40-’70 del XX secolo.

Nel borgo sono, inoltre visitabili il Museo del Territorio, interessante raccolta di pezzi che testimoniano la storia etnografica della civiltà contadina di Romagna e il Museo delle Maschere, che raccoglie i bronzi realizzati da Domenico Neri e dedicati alla storia delle maschere della Commedia dell’Arte italiana.

 

 

 

 

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